Riassunto Canto XXVI Paradiso

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Cielo ottavo o delle stelle fisse. Dante è esaminato sulla carità da San Giovanni

Quale è l’oggetto della carità? chiede il santo. Principio e fine dello spirito di carità, risponde Dante, è Dio, il bene supremo. Quali ragioni lo spingono ad amare Dio? da quali fonti gli è ispirata la carità? L’ispirazione, risponde il poeta, gli giunge dagli argomenti filosofici e dai testi sacri, i quali mostrano che Dio in quanto bene supremo, desta l’amore di sé e tanto più quanto maggiore è il bene stesso. Perciò chi sa scorgere la verità necessariamente deve volgere il proprio amore verso Dio che supera ogni altro bene, poiché ogni altro bene è un riflesso del bene supremo che è Dio. Questa verità gli giunge dalla filosofia di Aristotele, il quale dimostra che Dio è il termine delle sostanze create immortali, e quindi dell’anima; gli giunge dalla voce di Dio che a Mosè disse: « Io ti indicherò ogni bene », da San Giovanni che nell’Apocalisse descrisse il mistero del paradiso. Altra domanda: oltre agli argomenti dedotti dalla filosofia e dalla Rivelazione ci sono altre ragioni che lo inducono ad amare Dio? Tutte le ragioni, risponde Dante, hanno contribuito a destare in lui il sentimento di amore di Dio: e tra queste l’esistenza del mondo, la sua stessa esistenza, la morte di Gesù per la redenzione degli uomini, la speranza della beatitudine. Amando Dio, aggiunge, egli ama anche il prossimo, sempre in relazione alla Grazia che vi trova. Un inno di lode si alza dai beati: anche questa prova è stata superata.

Un altro lume si aggiunge ai tre apostoli: è Adamo che risponde alle domande del poeta: quale la vera causa del lungo esilio dal paradiso terrestre? Non fu cacciato, risponde, per aver assaggiato il frutto dell’albero: ma per aver trasgredito il limite imposto da Dio. Da quanto tempo risale la sua creazione? Per 930 anni rimase in terra e per 4032 nel limbo. Quale fu la lingua da lui creata ed usata? Una lingua che si spense prima che si operasse k. confusione delle lingue, in conseguenza del tentativo dei Giganti di alzare la torre di Babele. Anche la lingua, come le altre cose dell’uomo, si trasforma, muta, muore. Prima che lui scendesse nel limbo Dio era detto I, poi El. Quanto tempo rimase nel paradiso terrestre? Appena sette ore.

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