Gelosia, l’altra faccia dell’amore

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Ultimamente, oltre ai romanzi e a libri di cani, sto leggendo libri di psicologia, o almeno quando l’ho comprato credevo di leggerne uno. Si tratta del libro Gelosia, l’altra faccia dell’amore di Willy Pasini.

La gelosia nasce con la storia dell’umanità. Il maschio ha sempre considerato il corpo della donna come sua proprietà per tutelarsi dal rischio di dover allevare figli illegittimi, e la donna ha sempre sopportato la gelosia del maschio, perché ciò significava sicurezza, e cibo per lei e la sua prole. Quindi una gelosia necessaria alla sopravvivenza.

Il libro è ben scritto, non c’è che dire, la lettura è scorrevole, soltanto che più che analizzare i problemi psicologici della gelosia e descriverne le cause e le terapie, traccia per la maggior parte la storia dei casi che ha avuto e delle coppie che ha seguito, raccontandone i particolari e anche scene di film famosi e classici della letteratura. Per un certo senso questa cosa potrebbe essere interessante. Ma io credevo di comprare un libro di psicologia e non un libro di lettura per tutti.

Ve bene, qualcosa mi ha insegnato però, ricostruiamo lo schema del libro molto sinteticamente.

Prima di tutto, bisogna dire che non esiste amore senza gelosia. Se si ama davvero una persona è normalissimo provare un po’ di gelosia, ma Pasini parla di gelosia afrodisiaca, cioè quella buona che fa bene alla coppia, e non di gelosia patologica e possessiva. Chi non è mai geloso, insomma, nemmeno di fronte ad un’ambiguità del compagno e della compagna, non ama.

Origini biologiche e culturali della gelosia

La gelosia nasce nel bambino ed è legata a due fasi dello sviluppo psicosessuale: la prima infanzia e il complesso di Epido, verso i 4-6 anni.

La prima infanzia. È la gelosia dei bambini piccolissimi dovuta alla paura di essere abbandonati dalla madre. La mancanza di coccole e attenzioni durante il periodo infantile porterà ad essere gelosi durante l’età adulta. Gelosia vista come paura di essere abbandonati dal partner (sindrome di aggrappamento).

Il complesso di Epido. In questa fase, elaborata da Freud, il bambino si identifica con il genitore dello stesso sesso e sarò geloso di lui perché vuole per se il genitore dal sesso opposto. Questo spiega l’attaccamento delle bambine al padre e quello dei bambini alla madre.

Da degli studi di Donatella Marazziti, la causa della gelosia è l’alterazione del sistema serotoninergico. Somministrando la serotonina la gelosia scomparirebbe. Il Prozac è un antidepressivo che aumenta il livello di serotonina.

Peggio tradire con il cuore o con il sesso?

Dal risultato di una indagine, alla domanda: “Preferiresti che il tuo partner facesse l’amore con un’altra/o pensando a te o che facesse l’amore con te pensando ad un altro/a?”, è risultato che, nel dover scegliere, le donne hanno optato per la prima opzione e gli uomini per la seconda. Gli uomini non vogliono assolutamente essere traditi fisicamente. Anche dagli studi di Peter Salovey risultano le stesse situazioni. Nel corso dell’esperimento da lui ideato veniva proiettato un film che rappresentava un innamoramento extraconiugale, mentre nel secondo film un uomo aveva una relazione puramente erotica. Il 62% delle donne del campione ha rivelato una maggiore reazione ai testi fisiologici durante il tradimento sentimentale, gli uomini durante quello puramente sessuale.

Gelosia al femminile

La gelosia delle donne riguarda solitamente l’aspetto fisico della ipotetica rivale. La donna gelosa tende a sminuire il corpo dell’altra agli occhi del partner facendo notare i suoi difetti fisici o magari qualche “ritocco” di chirurgia estetica. E questo è sempre per un motivo culturale e biologico: l’uomo è attratto dalla bellezza femminile e questo potrebbe essere un motivo di tradimento da parte del marito.

Come reagiscono le donne ad un tradimento da parte del marito?

  • Strategie passive. Il no dello struzzo. La donna tradita tende ad incolparsi per l’infedeltà del marito e fa finta di nulla tenendosi tutto dentro.

  • Strategie attive. La danza della rabbia. La donna tradita esplode di rabbia contro il traditore e la rivale.

  • La strategia della strega. La vendetta. La donna tradita , solitamente piena di autostima, che non sopporta il tradimento subito, si fa un amante per ripicca.

La gelosia attiva può sfociare in vera e propria violenza e in omicidi, allo stesso modo di quella maschile.

Come possono le donne possessive superare la gelosia?

  • Imparare a dire gelosia. Bisogna ammettere di essere gelose e parlarne, perché tenersi tutto dentro fa stare male e non risolve la situazione.

  • Superare la paura di essere sole. Crearsi degli hobby, impegnarsi con il lavoro, avere amici e avere i proprio spazi.

  • Sviluppare la propria parte seducente. Curarsi nell’aspetto, andare più dall’estetista e dal parrucchiere, comprarsi vestiti e biancheria intima sexy.

Gelosia al maschile

La gelosia degli uomini, differentemente da quella delle donne, che è puramente fisica, riguarda la situazione professionale del rivale. Gli uomini in realtà, temono un altro uomo, anche se più vecchio e più brutto, che sia professionalmente più abile di lui e economicamente più benestante. E anche questo dipende da un fattore culturale e biologico: la donna tende a trovarsi un uomo che faccia stare economicamente bene.

Perché le donne tradiscono?

Da uno studio risulta che almeno il 70% delle donne ha tradito per una volta il marito.

Tipologie di donne che tradiscono:

  1. Donne che non sono più innamorate ma che rimangono passivamente con il marito o magari per ragioni economiche.

  2. Donne che sono state tradite e che vogliono consolarsi vendicandosi.

  3. Donne-arcipelago che oltre ad un’isola principale (il marito) hanno bisogno di consolarsi con tanti atolli e isolotti: un uomo per interessi culturali, uno per sesso, ecc.

  4. Donne stabili ma ossessionate da una passione che le obbliga ad andare contro i loro principi morali.

  5. Donne il cui eros è stimolato dalla trasgressione.

  6. Donne ninfomani.

Tipi di gelosia

GELOSIA AFRODISIACA. È quella buona, quella che fa bene alla coppia. Consiste ad esempio nel pensare al proprio partner con un’altra, a pensare ai suoi lati positivi, per risvegliare il pensiero dell’inizio della storia d’amore e per far riscoprire la passione. Oppure basta uno stupido episodio, quale un complimento da parte di un estraneo, per risvegliare la gelosia afrodisiaca.

GELOSIA PATOLOGICA. È quella che mi fa più paura, perché è anche quella che può portare alla gelosia criminale e alla violenza. L’uomo (perché è in grandissima percentuale l’universo maschile che è affetto da gelosia patologica) si convince che la partner gli sia infedele, si costruisce veri e proprio castelli in aria, immagina situazioni di infedeltà della partner, vede sguardi che non ci sono, e non serve il dialogo perché il geloso patologico non ascolta la ragione ma solo le sue convinzioni. Terribile! Così rende la vita impossibile alla partner, accusandola di infedeltà. La costringe a non uscire senza di lui, a non indossare gonne a non truccarsi, ecc. È un tipo di gelosia che rende la vita impossibile alla vittima ma che fa vivere male anche l’uomo.

Ecco cosa accentua la gelosia paranoica:

  1. Alcol.

  2. Demenza senile.

  3. Nevrosi ossessiva.

  4. Lotta di potere nella coppia per motivi lavorativi.

GELOSIA CRIMINALE. Non ha bisogno di spiegazioni, se ne sente parlare fino troppo al TG, si tratta quasi sempre di violenze e omicidi da parte di uomini che vengono lasciati dalle mogli, il più delle volte di uomini violenti lasciati appunto per questo motivo, e l’uomo, vedendo la donna come sua proprietà, visto che oggi c’è parità di diritti, e rivendica un suo diritto e si fa giustizia da solo.

GELOSIE NON SENTIMENTALI. Sono gelosie che stanno al di fuori del rapporto di coppia. Si pensi alla gelosia per la suocera, altra donna nella vita di lui, o alla gelosia della suocera per la nuora, o semplicemente amicizie sul lavoro e rivalità tra colleghi o gelosia per la propria automobile.

Differenza tra gelosia e invidia

Differenza principale è che il geloso teme di perdere ciò che possiede, l’invidioso si tormenta nel vedere che un altro possiede quello che lui desidera e non ha.

Caratteristiche in comune:

  1. Sia la gelosia sia l’invidia sono legate all’autostima, una scarsa fiducia in se stessi è infatti all’origine di molti sentimenti negativi, come appunto l’invidia, la gelosia e la depressione.

  2. Sia la gelosia sia l’invidia provocano emozioni sgradevoli,per esempio rabbia, rancore, ostilità.

  3. Sia i gelosi sia gli invidiosi nutrono per le persone e per gli oggetti che generano in loro tali sentimenti un interesse esclusivo, ossessivo. Risultando agli occhi degli amici estremamente noiosi.

  4. In genere né i gelosi né gli invidiosi riescono a capire che ciò che li tormenta nella situazione attuale affonda le sue radici nel passato.

  5. Infine la persona può provocare sia gelosi anche invidia. Per esempio se una donna ha l’impressione che la vicina di ombrellone civetti con suo marito, può essere non solo gelosa ma anche invidiosa, magari perché la rivale è più magra di lei.

L’unica differenza sarebbe che nella gelosia si sono tre persone, nell’invidia solo due.

Perché si è gelosi?

  • Paura dell’abbandono.

  • Per possessività.

  • Per bisogno di esclusività.

  • Per paura di perdere il controllo.

  • Per la sindrome d’esclusione.

Cybergelosia

Oggigiorno con internet e le chat è facilissimo conoscere persone nuove e avere incontri, e così è normale essere gelosi anche di questa eventualità. Infatti tanti sono i casi di tradimenti via internet.

Terapia della gelosia

Autoterapia: le soluzioni personali:

  • Sposare una donna brutta per non avere rivali.

  • Un vecchio antidoto: fare subito molti figli.

I tre passi dell’approccio cognitivo-comportamentale (non basta per il geloso patologico)

  • Primo passo: occorre ammettere la propria gelosia

  • Secondo passo: confessare la propria gelosia

  • Terzo passo: riflettere sulla propria gelosia

L’approccio relazionale: quanto conta la fiducia negli altri

La strada della psicanalisi: i bisogni nascosti

  1. Imparare a fare delle buone separazioni

  2. Non avere paura della dipendenza amorosa

  3. Rafforzare l’autostima

Ovviamente ho tracciato soltanto uno schema del libro a grandi linee. Ogni capitolo, ogni paragrafo è ben sviluppato con esempi.

Film L’Enfer di Claude Chabrol

Questo film, citato anche nel libro nella sezione gelosia patologica, è uscito in Francia nel 1994. Terribile come la gelosia possa essere una malattia vera e propria. Il marito, gelosissimo della moglie, l’attrice Emmanuelle Béart, la rinchiudeva in camera a chiave per giorni interi, aveva scatti di gelosia violenta, la faceva stare malissimo accusandola di infedeltà con chiunque, e vedendo sguardi, comportamenti ambigui, che in realtà non c’erano. Immaginava la moglie in atti sessuali con altri uomini, continuamente. È davvero spaventoso come possa essere perversa e malata la mente di un geloso patologico.

Film Unfaithful

L’Amore Infedele (2002 – USA), detto in italiano, più che sulla gelosia è sulla gelosia giustamente scaturita da un tradimento vero e proprio. È la storia di Richard Gere, il marito perfetto e premuroso che viene tradito da Diane Lane, stufa della routine famigliare, con un giovane studente francese (Olivier Martinez). Odiosa lei nel ruolo, perché per una storia di puro sesso, finisce per rovinare la famiglia. I due hanno anche un figlio piccolo. Alla fine Richard Gere uccide, in un attimo di nervoso, l’amante della moglie. La gelosia nel film più che altro, la troviamo in Diane Lane che diventa gelosa del’amante, il giovane ragazzo francese, e che in preda alla follia dopo averlo visto passeggiare con un’altra ragazza, si dimentica di tutto, degli orari da rispettare, di dover tornare a casa, della spesa, e tutto per andare da lui a fargli una scenata. In quel momento ha dimenticato di essere moglie di un marito attento e madre di un figlio di 8 anni circa. Ho odiato il ruolo di questa donna in questo film, perché qui si tratta di tradimento vero e proprio, e un torto ad un uomo che non lo merita affatto, e non ad un uomo maschilista, egoista e a sua volta infedele.

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