L’attività dei linguisti si esplica in tre rami principali: linguistica descrittiva, linguistica storica e linguistica generale, che sono del resto in stretto rapporto reciproco, ognuno dei quali comporta sia ricerche su fatti concreti, sia ricerche teoriche e metodologiche generali.
La linguistica descrittiva si propone di conoscere in tutti i particolari ogni lingua viva o estinta e deve nel contempo elaborare i suoi metodi di descrizione.
La linguistica storica, che si propone di descrivere l’evoluzione delle varie lingue e al limite l’evoluzione generale del linguaggio, comprende come uno dei suoi principali rami la grammatica comparata fondata sul metodo comparativo che permette di ricostruire fasi non documentate di una lingua.
La linguistica generale infine compie la sintesi dei dati raccolti su tutte le lingue studiate e si propone in particolare di costruire una tipologia linguistica ma ha come oggetto principale lo studio generale delle condizioni di funzionamento (linguistica sincronica) e dell’evoluzione (linguistica diacronica) delle lingue. La linguistica si differenzia dalla filologia in quanto questa ha come oggetto proprio lo studio dei documenti scritti e della loro trasmissione.
Lo studio della lingua come attività umana comporta riflessioni generali che ricadono nella denominazione alquanto vaga di filosofia del linguaggio e insieme ricerche scientifiche ben determinate che possono sfiorare i confini di altre scienze dell’uomo. La linguistica, studio dell’istituzione sociale che è il linguaggio, si integra nella sociologia; per gli aspetti psicofisiologici del linguaggio essa è tributaria delle scienze che studiano l’organismo umano; il meccanismo della fonazione (emissione della parola) e dell’audizione devono essere conosciuti dai fonetisti le cui ricerche si svolgono in due direzioni: fonetica fisiologica, articolatoria o genetica (studio della produzione della parola) e fonetica acustica (studio della struttura e della ricezione delle onde sonore). I linguisti si valgono anche delle ricerche compiute sulla patologia del linguaggio (afasie, ecc.); linguisti e psicologi cooperano nello studio del linguaggio infantile (acquisizione del linguaggio, ecc.).